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Category: POLITICA SPUNTI PER RIFLETTERE
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Published on Tuesday, 18 November 2014 10:43
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Written by Super User
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Internet è di tutti o degli USA?
La Russia chiede più sicurezza informatica

tratto da: http://italian.ruvr.ru/
Gli specialisti della sfera informatica pensano a come difendere i segmenti nazionali di internet. In relazione agli ultimi avvenimenti risuonano sempre più spesso le minacce di scollegare la rete russa (Runet). Per questo motivo il capo del Ministero delle comunicazioni, Nikolaj Nikiforov, ha proposto di stipulare una convenzione internazionale per la gestione dell’infrastruttura internet “sotto l’egida degli istituti dell’ONU” affinché tutto il potere sullo spazio cibernetico non sia concentrato nelle mani di un solo paese.
Gli esperti convengono che per garantire la continua operatività di Runet è necessario creare un’infrastruttura doppiatrice, ossia propri root server ed un sistema indipendente di domain name. Tuttavia si è ancora lontani dalla realizzazione pratica di questa idea. Molto probabilmente le minacce di scollegare internet in Russia rimarranno tali, anche se la possibilità tecnica di farlo esiste. Ma in caso di forza maggiore la Russia potrà per qualche tempo garantirsi l'accesso a Internet con l’aiuto di un server di riserva.
D’altronde, il fatto che i dati personali di cittadini russi vengano conservati continuamente nei server che si trovano all’estero suscita non pochi dubbi da parte degli specialisti nella sfera cibernetica. Ciò rappresenta uno dei principali argomenti a favore della realizzazione di una propria infrastruttura internet. Inoltre, per la garanzia della sicurezza cibernetica è necessario un controllo multilaterale da parte degli organi statali, sostiene Andrej Masalovič, tenente colonnello dell’Agenzia federale per i collegamenti e l’informazione governativa (FAPSI) presso il presidente della Federazione Russa:
L’essenziale è che la Russia abbia iniziato a formare il proprio comando cibernetico. Attualmente la supremazia nello spazio online è, infatti, più importante della supremazia nell’aria e persino nel settore nucleare, dove la parità è già stata raggiunta. Nello spazio cibernetico esiste la possibilità di compiere un balzo sia nelle strategie d’attacco, che in quelle di difesa e di ricognizione.
La Russia è tra i 63 paesi che hanno sottoscritto la convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione delle persone private contro il trattamento automatico dei dati di carattere privato. Ogni Stato che ha aderito alla convenzione si è obbligato a proteggere i dati personali di tutti coloro che si trovano nel suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza.
Non solo, ma la Russia è tra i leader nella messa a punto delle questioni della sicurezza informatica mondiale. La sua dottrina in questa sfera presuppone la stipula con i partner stranieri degli accordi sulla cooperazione bilaterale, regionale e globale. L’esperto della sicurezza di internet, Oleg Dimidov, direttore del programma Sicurezza informatica internazionale e la gestione globale dell’internet, dice:
Il primo accordo in merito è stato l’accordo regionale firmato nel 2009 dalla Russia insiemе con gli altri membri dell’Organizzazione di Shanghai per la cooperazione (OSC). Poi c’è stata una serie di accordi russo-americani sulle misure di fiducia in questa sfera. Questi accordi, firmati dai presidenti dei due paesi nel 2013, contribuiscono alla creazione dei canali tecnici per lo scambio dell’informazione tra Russia ed USA sugli attacchi cibernetici e su seri incidenti. Oltre a questo, la Russia intraprende una serie di passi nell’ambito dell’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (CSTO) e dell’OSC per la lotta contro i crimini cibernetici, si svolgono operazioni della polizia per la chiusura dei siti che usano il contenuto proibito.
Ma le iniziative della Russia per la garanzia della cibersicurezza a livello globale rimangono spesso senza risposta. Stando agli esperti, ciò avviene non a causa delle proposte stesse ma per via della politica. Internet non appartiene, in sostanza, a nessuno, ma è controllato dagli USA, che non vogliono il rafforzamento della Russia anche nello spazio cibernetico.
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