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"E' in corso uno sforzo concentrato per prevedere e gestire il comportamento umano in modo che gli scienziati sociali e l'elite dittatoriale possano essere in grado di controllare le masse e proteggersi dalle ricadute di un'umanità libera completamente risvegliata. Solo risvegliandoci ai loro tentativi di metterci a dormire noi abbiamo una possibilità di preservare il nostro libero arbitrio." Nicholas West
Scie Chimiche
Chi ci avvelena dal cielo?
Giù le mani dalla Madre Terra
Giù le mani dalla Madre Terra Questa è una campagna globale per difendere la nostra casa unica e bellissima, Pianeta Terra, la minaccia rappresentata dagli esperimenti di geo-ingegneria
In precedenza abbiamo riportato il racconto personale di Michele Catalano, la quale ha raccontato come un giorno si è trovata faccia a faccia con sei agenti della joint terrorism task force. Il motivo? "Il nostro googlare certe cose, apparentemente innocenti, ma la curiosità uccide il gatto, aveva creato una tempesta perfetta di profili terroristici. Perché da qualche parte là fuori, qualcuno la stava guardando. Qualcuno, il cui mestiere è ricollegare ciò che le persone fanno su internet, ha acceso una luce rossa quando ha visto i dati della nostra ricerca". La risposta a "chi" stava guardando dovrebbe essere più chiara all'indomani delle rivelazioni di Snowden dei due mesi scorsi. Ma invece di ridiscutere la vecchia storia della NSA che intercetta e registra virtualmente ogni forma di comunicazione esistente, o meditare su quali filtri miss Catalano ha attivato per raggiungere questo risultato veramente inquietante, forse una domanda migliore è solo cos'è che Google sa riguardo a ciascuno dei suoi utenti che usi quotidianamente la sua interfaccia, che in questo periodo significa tutti coloro che hanno un computer. Come risulta, quasi tutto.
Le grotte di Sablinskij è uno di quei luoghi sulla mappa della Russia, che per molti anni sono rimasti sconosciuti. La gente comune non sa praticamente nulla a riguardo, e anche i pochi che ci sono arrivati, hanno raramente parlato delle cose oscure accadono al loro interno. Tuttavia, ora ci sono intraprendenti uomini d'affari che vi organizzano eventi aziendali, e turisti. È vero che ci sono state delle persone scomparse?
"La Voce della Russia", insieme a Timur Ivanzov, fondatore del "Club dei Viaggiatori Intrepidi", ha deciso di scoprire cosa accade in queste grotte.
Millénarie n. 43 – Traduzione della Dr.ssa Luciana Scalabrini L’Inno delle Origini (Nasadiya Sukta)
- Non c’era allora né il non-essere né l’essere. Non c’era né spazio fisico né spazio sottile. Chi velava Quello, chi lo proteggeva? Cos’era l’Acqua senza fondo e l’impenetrabile?
- Non c’era né morte e nemmeno immortalità. Non c’era allora alcuna manifestazione della notte e del giorno. Questo Uno respirava senza respiro, maturo in sé. Cosa c’era d’altro che Quello? Quale altra delizia poteva esserci?
- Al primo inizio, tenebre ricoprivano tenebre. Questa Distesa indistinta era tutto. In quel tempo, questo Non-nato vuoto, questo Uno onnipotente, emergendo apparve per il potere dell’Ardore.
La mostra della statuetta, inizialmente promessa dal British Museum alla rassegna “Ice Age Art”, non ci sarà, ma per una buona ragione. Nuovi pezzi della scultura dell’uomo-leone di Ulm sono stati scoperti e si è scoperto che essa è molto più antica di quanto si pensasse, circa 40.000 anni. Questo la rende la più antica scultura figurativa del mondo. Alla mostra di Londra, che si apre il 7 febbraio, una replica del Museo di Ulm sarà invece in mostra. La storia della scoperta dell’uomo-leone risale al mese di agosto 1939, quando frammenti di avorio di mammut furono scavati sul retro della Grotta Stadel nelle Alpi sveve, a sud-ovest della Germania. Questo è stato un paio di giorni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.
E’ tutto nell’archivio dell’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. Un immenso archivio nel quale sono conservate tutte le corrispondenze del banchiere con cardinali, ministri della Repubblica, parlamentari e lo stesso Pontefice. Che in quel caso non si occupava del potere spirituale ma di quello temporale. Lo stretto rapporto tra Chiesa e Pdl è servito ad influenzare le leggi sul testamento biologico, l’Ici alla Chiesa, il recupero del San Raffaele, la nomina del dirigente Rai Lorenza Lei e persino i tre punti che il Pdl doveva rispettare per l’appoggio al Governo Monti.
L’articolo di Repubblica ricorda tutto: l’influenza della Chiesa sull’Ici, sul testamento biologico, la nomina del direttore generale della Rai, il governo tecnico di Monti e le linee di credito del San Raffaele. Il segreto è stato svelato dopo il sequestro nel 2012 della Procura di Napoli che poi ha trasmesso gli atti alla Procura di Roma.
Una simulazione effettuata dal NOAA ci mostra attraverso una simulazione la propagazione delle radiazioni rilasciate dalla centrale di Fukushima
Il National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), ha eseguito una simulazione della perdita radioattiva subita dalla centrale di Fukushima in Giappone. Come ben sappiamo, il livello di allerta è molto elevato e i casi di tumore alla tiroide sono in continuo aumento tra la popolazione delle aeree più vicine all’impianto nucleare. Gli allarmi sono molti e da non prendere con poca considerazione è il livello di radioattività che sta inquinando l’oceano Pacifico. I settori come la pesca sono distrutti, i pesci continuano a morire e quelli vivi sono per lo più contaminati, la vegetazione sta impazzendo e molte persone stanno morendo. Ci troviamo di fronte ad una catastrofe mondiale che ci coinvolge tutti da vicino.
Al lettore non sarà forse sfuggito come nella letteratura fantascientifica e, in generale, fantastica, affiori ripetitivamente il tema del ‘dopo’: del mondo che ci sarà dopo questo, destinato necessariamente al dissolvimento, con obliterazione della presente civiltà e modo di vita. Questo tema non è tanto nuovo: ai tempi della ‘guerra fredda’, il ‘dopo’ era generalmente presentato come il post-olocausto nucleare, a sua volta prospettato come un ‘fenomeno della natura’, per prevenire il quale non c’era niente da fare. Adesso, la tematica del post-catastrofe ecologica si fa avanti sempre più insistentemente – non senza una valida ragione – presentata anche quella come qualcosa di ‘inevitabile’. Il fatto che masse crescenti di genti civili accettino supinamente questo tipo di cose come ‘fenomeni della natura’ è di per sé un indicatore addizionale che effettivamente stiamo andando incontro a un’epoca di stravolgimento esistenziale: a una cesura nel tempo.
La rivista New Scientist (Il codice dell’età della pietra. Come non ci eravamo accorti dell’origine della scrittura, 20 febbraio 2010) ha recentemente dedicato la propria copertina a una rivoluzionaria scoperta: i dipinti sulle pareti delle grotte preistoriche erano accompagnati da un codice ricorrente di segni, 25.000 anni prima delle più antiche testimonianze alfabetiche. Le due implicazioni più immediate degli studi di Jean Clottes, già direttore delle ricerche a Chauvet, e del grande database di petroglifi francesi datati tra i 35.0000 e i 10.000 anni da oggi, realizzato da Genevieve von Petzinger e April Nowell dell’Università di Victoria (Canada), sono formidabili. Innanzitutto, l’esistenza di una codificazione astratta nel Paleolitico superiore (i segni hanno tra i 13.000 e i 30.000 anni), tradizionalmente ritenuto “muto” se non per i grandi affreschi a soggetto animale come Altamira o Lascaux, o per incisioni anamorfiche (calendariali?) su manufatti. Ma poi la sbalorditiva diffusione del medesimo insieme di segni in tutto il mondo, che ad alcuni, come al prof. Iain Davidson dell’Università del New England, fa pensare all’improvvisa “emersione”, circa 40.000 anni fa, di una trasformazione cognitiva strutturale nella razza umana.
In questo filmato il fisico Massimo Corbucci espone in forma romanzata la sua Teoria del Vuoto Quantomeccanico che considera come unica alternativa alla Teoria del "bosone di Higgs". Cercando di rispondere alla sua domanda da dove le particelle prendessero la "massa" ipotizzò che la massa derivasse da una particella speciale. Durante i suoi tentativi di identificarla giunge alla scoperta che la massa si origina non da una particella ma da un "luogo", in realtà un "vuoto" che è come una voragine aperta nell'abisso energetico che permea l'universo.. Secondo la sua teoria tutto ciò che esiste nell'Universo prende massa da un regno invisibile, "il vuoto quantomerccanico" che accompagna tutti gli oggetti dell'universo e noi stessi.
Egitto: ulteriori e sorprendenti conclusioni derivate dall'analisi dei dati emersi dalle due esplorazioni “Operazione Sfingi 2007 I – II”
Concordemente alle conoscenze da anni acquisite dagli studiosi, secondo la documentazione nota, in conseguenza dell’attenta analisi dei dati raccolti e, soprattutto, in base alle fondamentali osservazioni effettuate in loco, si può affermare, con un grado di probabilità molto prossimo alla certezza, che le tre piramidi di el-Giza furono costruite dall’alto e non dal basso come si è erroneamente supposto fino ad oggi.
L’idea, che a prima vista può sembrare stravagante, è invece robustamente supportata e quasi direttamente dimostrata collazionando le numerose indicazioni ricavate dall’ispezione del sito che ho denominato “Terzo livello” individuato ad Ovest di el-Giza, con le due esplorazioni “Operazione Sfingi 2007 I - II”.
Diventa estremamente chiaro in effetti, se è vero che la zona focalizzata del “Terzo livello” era “anche” una cava a cielo aperto, in origine ben più alta di quanto sia possibile apprezzare oggi (oggi siamo a +100 metri sul livello del Nilo, e a +50 metri rispetto al livello delle Piramidi) e, in ogni caso, areale sfruttato con estremo senso pratico, quasi fosse una gru, dimostrando una volta di più la gran capacità logistica maturata dagli antichi costruttori egizi, che calare dall’alto, o quanto meno, muoversi in orizzontale con il materiale di sbancamento ricavato dal sito in discorso era d’estrema semplicità tecnica ed esecutiva.
NON SONO PIU' UN LIGHTWORKER UN OPERATORE DI LUCE... E VI SPIEGO PERCHE'
Di: Cameron Day www.AscensionHelp.com- www.GeniusBrainPower.com tratto da: www.thelivingspirits.net Traduzione Cristina Bassi.
Il pianeta Terra e molto del nostro angolo dell’Universo, sono sotto incantesimo da lungo tempo, un incantesimo che lancia il dubbio nelle nostre menti: siamo o no collegati alla Fonte Infinita di tutta la creazione?
Questo incantesimo ci fa sentire soli, vulnerabili e isolati: cacciati dai Regni del Cielo, in un mondo crudele dove cane scaccia cane. Questo incantesimo, tuttavia, è pura finzione, un inganno dell’ordine superiore, ma ha preso potere profondamente in questo ed altri mondi. Cio’ che è intrinseco in questo incantesimo olografico è la nozione della dualità e della polarità come due aspetti fondamentali della vita e che percio’ dobbiamo servire o un lato o l’altro. Questo imprint elegante e semplice, è diventato cosi prevalente che abbiamo perso di vista il piu’ grande incantesimo olografico che lo ha generato. In realtà abbiamo perso di vista tutto l’ologramma e siamo arrivati a credere che sia la somma totale della realtà Gli esseri umani sono stati condizionati ad adorare l’inganno olografico e gli agenti che lo perpetuano. Questo ologramma è stato chiamato Maya dagli Hindu, mentregli Gnostici vi si riferivano chiamandolo Demiurgo Corrotto. Trovo che quest’ultimo sia una descrizione altamente accurata e quindi nel seguito usero’ questo termine...
"Chi sono io?" è il titolo dato ad una serie di domande e risposte relative alla Ricerca Interiore. Le domande furono poste a Bhagavan Sri Ramana Maharshi da un certo Sri M. Sivaprakasam Pillai nell'anno 1902. Sri Pillai, uno studente di Filosofia, era all'epoca impiegato presso il Revenue Department of the South Arcot Collectorate. Durante un viaggio di lavoro a Tiruvannamalai nel 1902, egli arrivò al Virupaksha Cave, presso Arunachala Hill, e qui incontrò il Maestro. Cercava in lui una guida spirituale, e lo pregò di rispondere alle sue domande sulla Ricerca Interiore. Poichè il Bhagavan allora non parlava, non perché avesse fatto un voto, ma semplicemente perché non aveva inclinazione a parlare, rispose a gesti alle domande postegli, e quando questi non erano capiti, rispose scrivendo. Come risulta dalle trascrizioni di Sri Sivaprakasam Pillai, ci furono quaranta domande e relative risposte date dal Bhagavan. Queste trascrizioni furono pubblicate per la prima volta da Sri Pillai nel 1923, insieme ad un paio di poesie composte da lui stesso sul modo in cui la grazia del Bhagavan aveva operato nel suo caso, chiarendo i suoi dubbi e salvandolo da una crisi esistenziale.
'Chi sono io?' è stato successivamente pubblicato in più edizioni. In alcune vi abbiamo trovato trenta domande e risposte, in altre ventotto. C'è anche un'altra versione pubblicata nella quale non sono presenti le domande e gli insegnamenti sono stati riportati in forma di saggio. L'attuale traduzione inglese è relativa proprio a questo saggio. Quella che state leggendo è invece la traduzione del testo con ventotto domande e risposte.